Quando si nomina il Mortirolo lo si fa sempre con sommo rispetto!

Anche i professionisti la ricordano sempre come una scalata temibile e tremenda.

In effetti il Mortirolo è una di quelle salite che ti mette di fronte, brutalmente, a tutti i tuoi limiti e fa emergere le tue qualità. Da semplice amatore, non leggero e scattante, l’ho sempre affrontato con il dovuto rispetto, lasciando da parte inutili baldanze, ma con la consapevolezza che serve gamba, tanta, fiato e testa.

La partenza da Mazzo di Valtellina è da subito impegnativa, dopo il primo tornante a sinistra, dove campeggia il magico numero dei tornanti che accompagna fino al passo, si inizia a salire e sono pochi i punti in cui permette di rifiatare. Le svolte si sposano alla perfezione con le rampe che le raccordano, facendo salire su pendenze impegnative, ma non mortifere, fino alla Chiesa di San Matteo.
Da lì la strada si impenna e per quasi un chilometro raggiunge pendenze davvero temibili. Giunti ad una svolta, da cui si gode di un panorama incantevole verso Grosio e Sondalo, la strada gira a destra e la pendenza scende a valori più accettabili, intorno al 9%.

In fondo a questa lunga diagonale, una serie di tornanti porta verso il punto dove è possibile ammirare il monumento dedicato all’indimenticabile campione che su questa strada ha scritto parte della sua grandezza: Marco Pantani.

La salita prosegue per poche centinaia di metri prima di incontrare la strada che sale da Grosio. Le pendenze si alternano: alcuni tratti sono ancora impegnativi, gli altri, più abbordabili, diventano comunque difficili perché la fatica della scalata inizia a farsi sentire nelle gambe.

Dopo un paio di chilometri si incontra sulla destra la strada che sale da Tovo, la rampa più impegnativa che sale al passo del Mortirolo. Talmente ripida che una parte ha il fondo in cemento. Superato questo bivio, la strada giunge ad una svolta verso sinistra e dopo un paio di tornanti si raggiunge un’area attrezzata, posta sulla sinistra, mentre più avanti un alpeggio dove si può acquistare degli ottimi prodotti di montagna, ci fa capire che siamo quasi alla sommità. Solo poco più di un chilometro di strada separa dal passo.

Giunti in cima, il monumento caratterizzato da due massi e dal logo del Mortirolo, ci accolgono per la meritata sosta e la fotografia di rito.

La soddisfazione di aver domato il Mortirolo è impagabile.
Ricompensa la fatica della salita.

Il cartello del Mortirolo sul versante bresciano.